Il Nebbiolo è un vitigno a bacca nera tipico dell’Alto Piemonte e delle Langhe, del quale troviamo già traccia nel XVII secolo, quando Giovanni Battista Croce elencò le varietà piemontesi, facendo cenno all’uva Nibiol. Simbolo del Piemonte enoico, il Nebbiolo deve il suo nome alla nebbia che avvolge i vigneti durante la vendemmia, che spesso avviene con le prime giornate autunnali.

Particolarmente sensibile ai fattori ambientali, il Nebbiolo fatica ad adattarsi a territori diversi rispetto a quelli dove è tipicamente coltivato. Questo spiega perché, nonostante il suo valore enologico e commerciale, la sua coltivazione extraregionale si limiti alla Valtellina ed alla Valle d’Aosta.

Il Nebbiolo ha lungo ha rappresentato un mistero per i viticoltori, fino a quando il Conte Camillo Benso di Cavour invitò in Piemonte l’enologo francese Louis Oudart con lo scopo di migliorare i suoi vini. Fu così che in pochi anni il Nebbiolo migliorò in modo esponenziale, esprimendo tutta l’eleganza e la complessità di cui è capace, anche molti anni dopo la vendemmia.